mercoledì 8 maggio 2013

l onore eil rispetto la fiction

L'onore e il rispetto è una serie televisiva italiana trasmessa da Canale 5. È formata da tre stagioni di sei episodi ciascuna: la prima è andata in onda nel 2006, la seconda nel 2009 e la terza nel 2012. La prima stagione è stata diretta da Salvatore Samperi, la seconda dallo stesso Samperi (morto prima della messa in onda) e da Luigi Parisi, e la terza stagione da quest'ultimo e Alessio Inturri. Il 2 ottobre 2012 Gabriel Garko annuncia, tramite un'intervista a Tgcom 24[1], che quanto prima verrà girata anche una quarta stagione della fiction.

Trama

Prima stagione

Mascalucia, Sicilia 1956: Ersilia Fortebracci è una donna sognatrice e progressista che sogna una vita diversa e lontana dalla Sicilia in cui vive. Alla morte del suocero, finalmente riesce a convincere il marito, Pasquale, a vendere l'eredità del defunto patriarca Rocco, e a lasciare la Sicilia per cominciare una nuova vita al nord con i suoi due figli Tonio e Santi, con la speranza di fare fortuna.

Seconda stagione

Sullo sfondo dell'Italia del 1969, l'avvincente e drammatica saga della famiglia Fortebracci prosegue con Tonio che, sopravvissuto alla strage della cava, cerca in ogni modo di riabbracciare sua moglie Olga. Il destino però, ancora avverso, si abbatterà su di lui rendendo la vendetta il suo unico obiettivo di vita. Infatti, la donna muore in un incidente stradale con il suo nuovo compagno, che voleva lasciare per amore di Tonio: solo Nicolas, il loro unico figlio, si salva dalla tragedia. Convinto da Santi, che è ancora deluso da Tonio per averlo ingannato ed invece di essere andato al processo era andato in Svizzera da Olga, Tonio si costituisce, ma la vita in carcere per uno come lui è impossibile, soprattutto se tutti i boss potenti siciliani lo vogliono morto. La famiglia Rocca, famiglia del defunto don Calogero, morto ammazzato proprio da Tonio, vuole vendicarsi dell'uomo, e così la matriarca, donna Rosangela Rocca, compreso che il figlio maggiore, Dario, è dipendente dalla droga e non può più prendere le redini del clan, si allea con Fred Di Venanzio.
Lei conosce Fred, padre biologico di Dario, e zio di Rodolfo, un uomo crudele, appena tornato a Sirenuse dal Belgio (dove è stato per sette anni), che stupra da tempo la dolce sorella Carmela, e che è ammirato dal fratello adolescente Fortunato. La giornalista Alma Vincy si interessa al caso dei "fratelli diversi", Santi magistrato e Tonio mafioso, ma finisce per collaborare con lo stesso Santi, che verrà però ucciso, insieme al piccolo Nicolas e a lei, da Fortunato Di Venanzio e uno scagnozzo. Fra Carmela e Tonio nascerà un sentimento, perché lei si nasconderà a casa sua per sfuggire al fratello violento, di cui si innamorerà follemente Assunta, figlia dei Rocca, mai d'accordo con la madre, che odia Rodolfo. Successivamente Assunta verrà strangolata da Rodolfo, che voleva usare Dario per ricattare donna Rosangela Rocca, ma Dario morirà di overdose. Vittima dei Di Venanzio sarà proprio Rosangela, in un pietoso omicidio-suicidio da lei stessa voluto al fine di poter riabbracciare la sua famiglia.
Anche Fred, da tempo malato, morirà, non prima di aver designato Tonio nuovo capo della cupola mafiosa. Melina farà di tutto per tenere lontano Tonio, ma lui ritroverà la voglia di essere padre grazie a Tonia, bambina avuta con la povera Melina, violentata dal cugino, salvata da padre della figlia e innamorata di lui. Intanto Carmela, dopo la morte di Rodolfo, ritenendone Tonio, (di cui si innamora intanto la giudice De Santis) il responsabile e non potendo perdonarlo, decide di andare via. Tonio in seguito scoprirà che è stato Fortunato Di Venanzio ad uccidere suo fratello e suo figlio Nicolas, ma quando chiederà conto a Fortunato delle sue azioni, costui gli sparerà. La seconda stagione si conclude con la giudice Francesca De Santis che si reca alla villa dei Di Venanzio, dove scopre che hanno sparato a Tonio.

Terza stagione

Dopo che Fortunato Di Venanzio gli ha sparato, Tonio passa più di un mese in coma. Ora si è risvegliato, ma anche lui è stufo di vivere le guerre di mafia e il suo unico desiderio adesso è poter stare con la sua famiglia, che ama molto. Infatti si sta per sposare con Melina, che ha capito essere sempre stato il suo vero amore, e vuole tanto bene a Salvatore, suo nipote, e Antonia, sua figlia, avuta con Melina dieci anni prima. Tonio decide allora di collaborare con la giustizia, rappresentata dal giudice Francesca De Santis, nel mirino delle cosche e migliore amica di Tonio, di cui lei si è innamorata. Svela così che a far parte della Cupola Mafiosa ci sono varie famiglie. Al vertice ci sono i Mancuso, il cui patriarca è don Tano, e a seguire ci sono i Patrono, i Veneziani, i Romeo e quel che resta dei Di Venanzio, ovvero lo stesso Fortunato, dato che Carmela, oltre a non essersi mai occupata degli affari di famiglia, vive in un convento di suore, e sta per partire per New York, dove una zia la attende. Un nuovo personaggio, però, si insinuerà nella vita di tutti. Si chiama Concetta De Nicola, detta da tutti Tripolina, una ex prostituta che lavora per Mancuso. Ha cinque figli, avuti tutti da uomini diversi. Il primo è Ettore, che è in galera, il secondo è Giasone, che è il "braccio" di Tripolina, il terzo si chiama Paride, che è il più saggio ed è buono come il pane (vorrebbe una vita lontano dal sangue versato dai siciliani con la fidanzata Erminia), la quarta è Venere, di sedici anni, la preferita di Tripolina perché femmina come lei e che fa vivere in un collegio, lontano dalla malavita, l'ultimo ha solo otto anni, Patroclo, che però verrà dato quasi subito in affidamento ad un'altra famiglia (toccante la scena in cui la Tripolina si reca fuori scuola per portargli un orsacchiotto e il bambino non la riconosce chiamando "mamma" la madre adottiva che se lo porta via). Quando Fortunato Di Venanzio, insieme a tutti i figli dei capoclan, violenta e uccide Venere (simulando un suicidio per impiccagione con tanto di finto messaggio d'addio in cui diceva di vergoganrsi del lavoro di sua madre...piccolo dettaglio trascurato dagli assassini che apre gli occhi alla Tripolina...Venere non sapeva il lavoro di sua madre), per Tripolina è l'inizio di un'immane sofferenza e voglia di vendetta. Così come Tonio, che vede la sua famiglia morire davanti agli occhi. Lui non lo sa, ma gli stessi figli della Tripolina avevano messo una bomba nell'auto di Melina per conto di don Tano Mancuso. La donna e suo figlio Salvatore, messa in moto l'auto, muoiono, invece Antonia, che era corsa dal padre per chiedergli dove fosse la sirenetta (giocattolo regalato alla bambina da Tonio e da lei messo in macchina come porta fortuna), si salva. Lui, con l'aiuto della fedele De Santis, la mette in un collegio, pronto a farsi giustizia da solo. Sarà Ricky, il suo più caro amico, a coadiuvarlo, proteggendo la piccola Antonia. Tonio ha scoperto, grazie a Francesca, che dietro alla morte di Nicolas, suo figlio, e Santi, suo fratello, avvenuta un anno prima, non c'erano solo Rodolfo e Fortunato Di Venanzio, ma anche un vecchio boss, Saro Ferlito, soprannominato "U' burattinaio". Tonio vuole ucciderlo, e per farlo, finge di essere suo amico, entrando nell'interport della droga, dall'America a Sirenuse. Intanto Carmela, scopre di aspettare un bambino da Tonio, con cui si ritrova, e passa una notte d'amore. Però, l'uomo scompare proprio nelle ore in cui viene ucciso Fortunato, con un'accettata alla gola. Carmela crede che sia stato Fortebracci, e giura vendetta. In realtà, lo ha ucciso la Tripolina, ed ora, per compiere la strage che vuole fare, le mancano pochi altri nomi, tutti figli dei padrini, che hanno stuprato la povera Venere. Tonio va a New York per conto di Saro, dove incontra Billy Ferlito, nipote del boss, e Tom Di Maggio, molto sospettoso nei suoi confronti, che subito lo mette alla prova: infatti Jennifer, una spogliarellista, fidanzata di Billy Ferlito, nonché amante di Lee Di Maggio, figlio di Tom, fa credere a Tonio di essere un agente dell'FBI che sta cercando di incastrare Ferlito e Di Maggio, ma Tonio nel nuovo incontro con i due mafiosi non esita a svelare l'identità della ragazza, dando prova della sua lealtà nei loro confronti. Ottenuta la fiducia, Tonio entra così a far parte della Cupola mafiosa americana e parte per Sirenuse, mentre Carmela decisa più che mai di vendicarsi di Tonio, diventa l'amante di Tom Di Maggio, che non sa essere un nuovo amico dello stesso Tonio. Al suo ritorno a Sirenuse, Tonio cerca un'azienda che sta fallendo, per appropriarsene ed usarla per portare la cocaina dall'Italia all'America. Sceglie la Liguorum, il cui capo è il barone Everaldo de Nisi, che vive con la nipote, la zitella e bruttina Angelica, e la bellissima figlia Fabiola appena tornata dai suoi studi in Inghilterra, che ben presto si innamora di Tonio. Entrambe le ragazze si innamorano di Tonio ma mentre l'amore di Fabiola è dolce e sincero quello di Angelica è decisamente malato al punto da trasformare quella pia e servizievole lavoratrice in una spietata macchina di morte, soprattutto quando lo zio commette l'errore di confidarle l'intenzione di fare testamento e lasciare l'azienda a lei estromettendo la troppo giovane e leggera, seppur adorata, figlia. Tonio e Fabiola si amano, la ragazza concede la sua purezza all'uomo ma il loro amore non è destinato a crescere. Angelica uccide inizialmente lo zio Everelado, certa di esserne l'erede, e successivamente, scoperto che lo zio non ha fatto in tempo a fare testamento, la cugina Fabiola simulandone il suicidio. Tonio riconosce l'auto di Angelica come quella che ha investito il barone e si precipita a casa sua percependo il pericolo per Fabiola ma non fa in tempo. La ragazza spira tra le sue braccia ma fa in tempo a fargli trovare in tasca un portafoto dove la cugina, pazza d'amore per lui, ha posto un collage delle loro foto. La Ligourum è ora di Angelica e la donna, sempre più vittima del suo amore malato per lui lo ricatta minacciando di spedire documenti compromettenti alle autorità se Tonio non la sposa. Lui accetta, solo per poter mettere le mani sulla Liguorum, ma le dice ben chiaro che per lei comincerà l'inferno. Intanto la Tripolina uccide tutti i figli dei capoclan recapitando le loro teste ai padri colpevoli di averli coperti (tranne Fortunato che, in quanto orfano, non ha padre e la sua testa sarà ritrovata nella piazza della chiesa) e si allea con Tonio Fortebracci. Insieme decidono di far sposare uno dei figli della donna, l'unico incensurato, Paride (che però è fidanzato con la dolce Erminia), con Santina Mancuso, figlia di Tano e Rosalia, e sorella di Fulvio e Patrizio. Il piano sembra riuscire, e, dopo aver ammazzato Fulvio, responsabile dello stupro alla figlia, la Tripolina si impossessa della villa dei Mancuso e delle loro vite, insieme ai suoi figli. Da Torino giunge il commissario Renè Rolla, un uomo forte e alternativo, ed ex marito di Francesca De Santis. La donna, che Rolla seguita ad amare anche dopo il divorzio, è però ora innamorata di Tonio al punto di rubare le uniche prove contro di lui e morire tra le sue braccia dopo avergli fatto scudo con il suo corpo durante l'ennesimo attentato alla vita di Tonio. Ora Tonio decide di essere più spietato che mai, chiede al fidato amico Riky di portare al sicuro la piccola Antonia e, dopo aver trovato la sirenetta di Antonia a casa della Tripolina, vuole uccidere anche lei e i suoi figli, che ha compreso essere i killer di Melina e Salvatore (solo i loro assassini potevano aver rubato quel giocattolo dalla macchina). Nel frattempo Angelica commetterà l'errore di porlo di fronte alla scelta tra lei e la figlia Antonia e lui troverà un modo pulito di liberarsene gettando un phon nella sua vasca da bagno. Tonio, rimasto vedovo, sarà il padrone della Liguorum e con essa darà il via al traffico di droga come promesso a Tom Di Maggio ma cambierà i piani a suo favore e riuscirà così a diventare il nuovo padrino facendo sparire il precedente, colpevole di aver preteso la morte di suo fratello Santi, suo figlio e in seguito anche Melina e Salvatore. Tripolina manda Giasone a uccidere Erminia ma la giovane Santina Mancuso, rendendosi conto che Paride è buono, lo avvisa e il ragazzo corre a cercare di salvare Erminia la sua amata. Il fratello, però è più rapido di lui e gli spara. Convinta che sia morto Erminia grida a Giasone di ammazzare anche lei e il ragazzo le si avventa contro uccidendola con un coltello a serramanico.Paride, che è ferito ma non morto, riesce a sparare più volte a Giasone uccidendolo. Don Tano, quando la moglie ruba la pistola alla Tripolina e gliela consegna implorandolo di tornare un vero uomo d'onore, si rende conto che l'unica liberazione è la morte e uccide la sua famiglia prima di freddare anche la Tripolina e attende l'arrivo di Rolla prima di suicidarsi di fronte a lui con un colpo in bocca. Paride, ferito gravemente dal fratello, riesce a salvarsi trascinandosi sulla strada dove un passante lo carica in macchina e lo porta in ospedale. Ripreso confessa a Rolla tutte le vicende compiute da sua madre, i suoi fratelli e Tonio e promette di testimoniare ma Ettore, rimasto ora solo senza la madre e il fratello Giasone, rinuncia al progetto della Tripolina (che scoperti i piani di Tonio sui traffici di droga meditava di ucciderlo e impossessarsene a sua volta) e si offre di diventare suo braccio destro. Alla luce di questa fedeltà al nuovo padrino si assume il compito di uccidere il testimone, Paride, ma in ospedale il fratello grida e lo mette in fuga. Rolla escogita quindi una trappola portando il ragazzo a Torino e usandolo come esca per catturare Ettore. Il piano riesce, Rolla arresta Ettore e salva quindi il testimone che potrà aiutarlo a incastrare il suo nemico Tonio Fortebracci, che ritiene responsabile della morte della sua ex moglie, ma che lui continua ad amare, Francesca De Santis (chiarificatrice la scena al funerale in cui mette la sua fede al dito della defunta in segno di mai cessato amore per lei). Non avevano, infatti, più prove contro di lui dopo la misteriosa scomparsa della sua pistola. Rolla è l'unico a sapere che fu Francesca, per amore di Tonio, a rubare quell'arma e farla sparire. Carmela, in America da sua zia, è corteggiata dal giovane Lee di Maggio ma preferisce sedurre suo padre Tom Di Maggio, signore della droga, per poter fingere di aspettare un figlio suo, in realtà di Tonio, e dopo la nascita (pagano il medico perché lo registri come settimino) chiede al finto padre che uccida per lei Tonio Fortebracci. Così Di Maggio, approfittando del viaggio in America di Tonio per far visita ad Antonia Fortebaracci, in un collegio lontano dalla Sicilia, lo invita a parlare d'affari a casa sua. Durante l'iniziale conversazione d'affari Di Maggio dice a Tonio di volergli presentare sua moglie e Tonio rivede dopo molti mesi Carmela che è partita dalla Sicilia con la convinzione che l'assassino di Fortunato di Venazio fosse lui e non la Tripolina (di cui ignora le gesta). Dopo aver rivisto Carmela l'uomo, che ignora la gravidanza della ragazza, capisce di essere finito nella trappola di Carmela Di Venanzio. Tom di Maggio gli punta una pistola. Quale sarà il destino di Tonio Fortebracci?...Si conclude la terza parte.

Quarta stagione

Tonio Fortebracci torna a Sirenuse con sua figlia Tonia, diventado così padrino a tutti gli effetti, ma si farà amicizie sbagliate, pronte a tradirlo e a prendere il suo posto al centro della nuova cupola. Ora anche Ettore è fuori gioco. Rolla e suo fratello Paride lo hanno arrestato, e stanno dando la caccia proprio a lui, Tonio. Ma anche qualcun altro è deciso ha mettere la parola fine sulle vita dei Fortebracci, per sempre. Carmela di Venanzio...

Episodi

Stagione Episodi Prima TV
Prima stagione 6 2006
Seconda stagione 6 2009
Terza stagione 6 2012
Quarta stagione 6 2014

Personaggi ed interpreti

Musiche

I titoli dei brani di Savio Riccardi presenti nelle puntate della fiction:
  • L'onore e il rispetto
  • Rodolfo
  • La Cupola
  • Hotel Roma
  • Funerale
  • Al mercato
  • Tonio e Carmela
  • Sicilianesca
  • Torbido Segreto
  • Senza via di scampo
  • Tonio e Melina
  • Rimpianti
  • Fantasmi del passato
  • L'onore sopra tutto

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